Nel 2025, il bonus ristrutturazione sarà disponibile, ma con condizioni differenti rispetto agli anni passati. Sicuramente, l'aliquota di detrazione e il tetto di spesa agevolabile saranno ridotti, segnando un cambiamento significativo rispetto agli anni precedenti.
Attualmente, il bonus ristrutturazione resta confermato fino al 31 dicembre 2024 con un’aliquota del 50% e un tetto di spesa di 96.000 euro. Tuttavia, a partire dal 2025, il Decreto Superbonus prevede un graduale ridimensionamento dell’agevolazione:
Il limite di spesa detraibile sarà dimezzato a 48.000 euro per unità immobiliare. Senza queste modifiche, dal 2025 l’aliquota sarebbe rimasta al 36% e il tetto di spesa invariato a 48.000 euro, condizioni che avrebbero avuto validità a tempo indeterminato.
Chi Sarà Coinvolto dalle Modifiche al Bonus Ristrutturazione?
Le modifiche al bonus ristrutturazione 2025 riguarderanno diversi tipi di interventi, tra cui:
Le nuove condizioni non influiranno sulla detrazione del 25% del prezzo di acquisto degli immobili oggetto di restauro e risanamento conservativo, eseguiti da imprese o cooperative edilizie e rivenduti o assegnati entro 18 mesi dalla fine dei lavori. Questo specifico bonus, invece, scenderà al 36% dal 2025, senza una scadenza fissata.
Il Futuro del Bonus Ristrutturazione è Incerto
Il Governo ha spesso manifestato l'intenzione di rivedere completamente i bonus edilizi per adeguarli agli obiettivi europei di efficientamento energetico. Il Piano Strutturale di Bilancio (PSB) presentato dal Governo prevede infatti una riduzione progressiva delle detrazioni fiscali, con l’obiettivo di ridurre il peso degli aiuti di Stato sui conti pubblici e stimolare un mercato più autonomo.
In questo contesto, il PSB propone la creazione di un mercato dei certificati bianchi per il settore residenziale e l’estensione del mercato degli attestati di efficienza energetica, ovvero titoli negoziabili che certificano la realizzazione di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica. Inoltre, vengono proposte semplificazioni per agevolare i lavori condominiali e l'introduzione di un archivio degli attestati di prestazione energetica (APE) che dialoghi con il Catasto.
Per le famiglie in condizioni di povertà energetica, il PSB valuta anche l’introduzione di incentivi, finanziabili tramite il Fondo Sociale per il Clima.
Durante il Forum The European House - Ambrosetti di settembre 2024, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato che la "stagione dei bonus" è finita, criticando i bonus edilizi come risorse poco efficienti per l’economia. Anche il viceministro Vannia Gava ha confermato un approccio modulare e integrato per migliorare le performance degli edifici.
È quindi probabile che il bonus ristrutturazione venga eliminato, poiché si focalizza unicamente sulla riqualificazione edilizia senza migliorare le prestazioni energetiche degli immobili. Tuttavia, il Governo potrebbe anche optare per un periodo di transizione con un decalage graduale delle aliquote, prima di eliminare definitivamente l’agevolazione.